Giochi urbani

 Descrizione del metodo

 Campo di applicazione

 Expertise

 Link e riferimenti

 Esempi

 

 Descrizione del metodo

Teoria dei giochi: elementi e regole

Il termine gioco ha come accezione quella propria del termine inglese "game" e cioè l'insieme delle regole che permette l'azione. Il gioco è sempre una competizione, un conflitto, il cui fine è il superamento dell'avversario. In certi casi la trattazione matematica è efficace ed esaustiva, mentre in altri è corredata con l'aleatorietà, ma anche in questi casi il calcolo delle probabilità è in grado di fornire la strategia giusta. La teoria dei giochi analizza le azioni di individui consapevoli del fatto che il loro comportamento influenza quello degli altri, ma non è applicabile allo studio di decisioni prese trascurando le reazioni da esse suscitate negli altri o trattando questi ultimi come forze impersonali del mercato. Gli elementi essenziali di un gioco sono: i giocatori, le informazioni, le strategie, i pagamenti, i risultati e gli equilibri. I giocatori sono individui che assumono decisioni, possono essere reali (cioè presenti fisicamente e attivamente al gioco) o essere sostituiti dal computer che simula l'intervento nel gioco di attori reali (il caso della simulazione è uno di questi: la macchina a ogni mossa del giocatore mette in movimento tutti gli altri attori presenti al gioco). Obiettivo di ogni giocatore è massimizzare la propria utilità attraverso la scelta delle azioni da compiere. Un'azione o mossa del giocatore i, indicata con ai, è una delle scelte che egli può effettuare. La strategia dell'i-esimo giocatore è una regola che gli indica quali azioni scegliere ad ogni istante del gioco, dato il suo insieme di informazioni. Il pagamento dell'i-esimo giocatore è sia l'utilità che egli riceve dopo che tutti i giocatori e la natura hanno scelto la propria strategia e il gioco è stato giocato, sia la sua utilità attesa, che dipende dalle strategie scelte da se stesso e dagli altri giocatori. La natura è un giocatore che compie, con determinate probabilità, azioni casuali in specifici punti del gioco.Il risultato del gioco è l'insieme di elementi, ritenuti interessanti, che l'autore del modello sceglie tra i valori delle azioni, dei pagamenti e delle altre variabili dopo che il gioco si è concluso.
Esistono vari tipi di giochi di simulazione, ma esistono delle caratteristiche comuni che sono alla base di ognuno di questi:
· LO SCENARIO: è il contesto in cui vengono simulate le dinamiche e le trasformazioni del gioco; fornisce le informazioni di base sulla situazione urbana o sul sistema urbano simulato da cui astrae alcuni aspetti ritenuti fondamentali in base alle ipotesi di progetto del gioco. L'aspetto fondamentale è che lo scenario rappresenta qualcosa che varia continuamente con l'evolversi del gioco a causa degli interventi dei giocatori su di esso. Gli scenari possono essere semplici (il quadrato rappresentante le vie nel gioco MONOPOLY oppure la carta della terra nel gioco RISIKO) oppure arrivare ad essere più complessi nel caso si faccia uso di carte più dettagliate, di supporti di dati, di quadri statistici, di tabelle e di sussidi audiovisivi (si tratta di giochi di simulazione territoriale). 
· IL RUOLO: esprime contenuti e qualità di comportamento sociali, economici e politici simulati; in altre parole indica secondo quali canoni l'individuo, calato nel ruolo a lui attribuito, può agire senza violare il corretto svolgimento del gioco. 
Abbiamo tre ruoli principali:
1) Ruoli non descritti: in cui non sono date precise indicazioni e queste si sviluppano nel corso del gioco quando questo lo richiede ( per esempio il ruolo del popolo che entra in gioco per approvare o meno decisioni prese da altri ma che lo riguardano direttamente).
2) Ruoli funzionali: definiti parzialmente e che lasciano una certa libertà di interpretazione per incoraggiare i partecipanti ad esplorare i ruoli "reali" in modo da svilupparli secondo criteri di convenienza. 
3) Ruoli assegnati: cioè definiti in dettaglio sotto ogni aspetto, senza lasciare nulla alla fantasia interpretativa dei giocatori. 
I ruoli non sono vincolanti, nel senso che un giocatore può assumere, nel corso del gioco, più di un ruolo a seconda del grado di approfondimento che si vuole raggiungere. Nel momento in cui un giocatore si cala in una parte deve porsi delle domande per far sì che questa si sviluppi al meglio: le questioni che egli si rivolge, quando si trova davanti ad un problema, seguono uno schema a circolo chiuso di questo tipo:
1) Cosa significa questo mondo.
2) Cosa si vuole che io faccia a questo punto.
3) Come si vuole che lo faccia.
4) Perché lo dovrei fare.
5) Cosa devo fare a questo punto e come.
6) Cosa è successo.
7) Cosa succederebbe se cambiassi questo mondo.
8) Cosa significa questo nuovo mondo.
9) A questo punto si ritorna al punto 2).
· LE REGOLE: determinano la "coerenza" del sistema e delle proprietà più stabili (la configurazione strutturale, gli schemi funzionali, le unità significative) e stabiliscono la qualità ed il tipo di mosse possibili nelle attività o nel comportamento del sistema. Generalmente esse vengono considerate nel loro insieme come le "componenti del gioco". Nelle simulazioni le regole possono essere di almeno tre tipi:
1) Regole di simulazione: rappresentazioni di norme del mondo reale; regole che simulano regole; regole simboliche.
2) Regole del gioco: regole che non hanno rappresentatività ma che sono state formulate per ragioni procedurali, per poter strutturare la simulazione e per consentire la costruzione di una strategia entro dei limiti conosciuti da tutti (per es.: "se fai sei ritiri").
3) Regole importate: sono quelle che i partecipanti portano nella simulazione in virtù del fatto che nella vita quotidiana sono individui culturalmente competenti che usano delle regole e che conoscono le procedure della società in cui vivono; le potremmo anche chiamare regole implicite o date per scontate.
Al primo tipo di regole appartiene il simulatore; le seconde fanno parte delle basi di gioco usate nella simulazione; le terze sono prodotte dalla partecipazione alla simulazione. La maggior parte di ciò che succede durante una simulazione dipende dall'importazione al suo interno di queste regole di competenza sociale da parte dei partecipanti, anche se spesso può essere difficile distinguere quali dei tre tipi.
· LE STRATEGIE: rappresentano l'insieme delle diverse possibili soluzioni e mosse attraverso le quali un giocatore, calato in un ruolo, può giungere al proprio scopo; esempi di strategie applicate nei giochi di simulazione sono: 
1) il compromesso: consiste nel privilegiare un aspetto a discapito di un altro considerato meno importante. Ad esempio nello sviluppo di una cittadina, si può scegliere di privilegiare la costruzione di industrie a svantaggio dell'inquinamento, quindi si avrà molta ricchezza, e un gran numero di pendolari, ma pochi residenti; oppure si potrà privilegiare il polo universitario, portando un gran numero di studenti nella città, a vantaggio dell'industria del mattone…..
2) il negoziato: consiste nel trattare con le parti in causa, costruendo una serie di accordi, che avvantaggi entrambi.
Le strategie sono applicate da un giocatore ma presuppongono l'intervento degli altri partecipanti alla partita. Gli altri giocatori (nel caso delle simulazioni urbane gli altri attori, con cui dialogare sono i cittadini della città) a cui sono assegnati i vari ruoli (chi è poliziotto, ma anche semplice cittadino; chi postino e studente…..) seguono i propri piani e ciò fa emergere l'aspetto fondamentale dell'argomento in questione: le strategie, grazie al dialogo fra le parti, sono in continua evoluzione e ciò è alla base della miglior riuscita della simulazione in atto.
· LE FASI DEL GIOCO: rappresentano i passi secondo cui si sviluppa il gioco dall'inizio fino al termine e sono stabilite a priori nelle regole del gioco. Per es., nel caso di MONOPOLY le fasi sono le seguenti: acquisto dei terreni; operazioni di gioco di ogni giocatore che può comprare o vendere terreni, costruire case o alberghi, pagare pedaggi; valutazione finale dei guadagni di ogni giocatore.
· GLI IMPREVISTI: rappresentano eventi casuali che capitano durante il gioco (simulano fatti catastrofici o fuori dal comune) e, nel complesso del gioco, servono per verificare le reazioni e le conseguenti decisioni dei giocatori calati nei diversi ruoli della simulazione. Il succedersi di questi eventi è casuale ma deve comunque essere regolato da un insieme di regole.
· LE INTERRELAZIONI FRA RUOLI: sono determinanti in quanto sono alla base della buona riuscita del gioco: infatti più queste sono intense più sono sviscerati i problemi che possono emergere dal gioco e, di conseguenza, è migliore il grado di apprendimento da parte del giocatore/simulatore.
· IL SISTEMA DI VALUTAZIONE: comprende le regole, le procedure di decisione ed i criteri con cui assegnare un punteggio ai vari risultati delle azioni dei partecipanti: nel caso di MONOPOLY la valutazione è fatta in base ai maggiori guadagni ottenuti da uno dei giocatori; nel caso dei giochi di simulazione urbana la valutazione può essere fatta attraverso l'analisi di indicatori di sviluppo (TREND) senza prescindere comunque dalla discussione finale fra i partecipanti. Rappresenta inoltre un modo per avere sempre sotto mano le mosse fatte e per osservare lo sviluppo della simulazione.

I Giochi di simulazione

"La simulazione è uno speciale modello di un sistema". I modelli vengono usati in due casi, per rappresentare un sistema reale e di conseguenza per ridurre il costo dell'errore in eventuali interventi sul sistema. Caratteristiche che sono comuni alla simulazione, allora quali sono le differenze tra la simulazione e la modellizzazione? Le simulazioni possono rappresentare sia le regole che le strategie, mentre i modelli non possono comprendere in sé la selezione strategica. I modi di comportamento flessibili e la selezione strategica non possono trovare spazio nel modello, ma si possono solo realizzare nel corso di una simulazione, cioè "rappresentare", nel senso di "rendere percepibile". A differenza del simulatore, il modello non può essere "acceso". Potremmo paragonare il modello ad un simulatore per piloti in cui non sia prevista la presenza del pilota. Solo la simulazione può contenere delle persone "vive" mentre il modello no e quindi solo le simulazioni possono dare un'esperienza diretta di prima mano. Infatti si dice prendere parte ad una simulazione non ad un modello. Possiamo allora dire che il modello, come il simulatore, rappresenta le proprietà invariabili di un sistema aperto, mentre la simulazione rappresenta anche le strategie variabili e flessibili scelte durante la realizzazione. 
Nel gioco di simulazione il giocatore deve continuamente confrontarsi con l'ambiente circostante per cercare di ottenere il massimo beneficio e le sue decisioni sono dettate dalle precedenti esperienze che, proprio perché è ancora in gioco, si sono rivelate corrette, ma nell'evolversi del gioco può capitare che un compromesso tra due o più di esse provochino risultati migliori oppure, per sbaglio, il giocatore può fare un'azione diversa dalle precedenti e trarne maggior profitto ed ecco che le nuove decisioni, più redditizie, soppianteranno quelle vecchie, o viceversa, nel caso in cui si rivelassero meno positive.
Il gioco è il modo naturale di apprendere l'evoluzione del mondo: durante le sue fasi bisogna imitare, immedesimarsi nel sistema il cui fulcro è costituito dai soggetti e dalle strategie di azione. Il gioco ha uno scopo per perseguire il quale a volte ci si deve accordare, bisogna fare scelte strategiche ed importanti quindi risultano non tanto le cause e gli effetti o il riprodurre il sistema in modo realistico, ma riprodurre fedelmente le relazioni fra i giocatori e valutare le loro scelte per fare emergere le migliori ed abbandonare le peggiori.
I partecipanti esplorano i sistemi ed i processi delle dinamiche urbane e sociali attraverso una forma particolare di indagine che è l'attività di gioco tra diversi attori che rappresentano i vari protagonisti (sociali, politici, economici, ...) dell'uso del territorio nel contesto urbano simulato. Attraverso il linguaggio del gioco, i partecipanti, si scambiano informazioni, sensazioni e punti di vista riguardo allo sviluppo del sistema urbano osservato. Alla fine del gioco ciascun giocatore ha sviluppato una conoscenza sperimentale delle principali interazioni tra le variabili che definiscono il modello di simulazione. I giochi di simulazione si propongono come una tecnica di addestramento nella pianificazione urbana per progettisti ed amministratori e come tecnica di apprendimento per studenti e ricercatori. La caratteristica peculiare dei giochi di simulazione, infatti, è quella di svolgersi non solo in uno scenario fisico simulato, ma secondo una scala di tempi simulata, ottenuta facendo scorrere il tempo ad un ritmo superiore rispetto a quello reale: in una sessione di gioco di alcune ore, infatti, si possono simulare eventi che si svolgerebbero nell'arco di diversi anni reali, o addirittura secoli. Il gioco di simulazione urbana, quindi, rappresenta un sistema di eventi in forma ridotta sia spaziale (scenario) che concettuale (modello simulativo delle principali trasformazioni) e compresso temporalmente, ma dinamico ed informativo (azioni di gioco).
Un gioco di simulazione non serve, però, unicamente nella fase di addestramento e di analisi, ma anche in quella di previsione, infatti ciò che serve per apprendere ed analizzare un sistema complesso, nel momento in cui si spiega questo o quel meccanismo, consente anche di fare previsioni su di esso. Una spiegazione comporta infatti una generalizzazione che consente un ragionamento predittivo; una comprensione, anche parziale, del funzionamento di un sistema complesso ha come conseguenza quella di aiutare a porre domande giuste, e quindi a perfezionare ed estendere le capacità di analisi.
Potrebbe sembrare infine che la vaghezza dei metodi e delle tecniche che gli attori possono usare escludano l'utilizzo del gioco per prevedere l'evoluzione di sistemi reali, ma così non è perché la ripetizione di partite con sempre maggiore penetrazione dei ruoli da parte dei contendenti può servire alla costruzione di scenari verosimili e quindi a determinare, se non una previsione, un insieme finito di previsioni possibili, ma soprattutto verosimili.
Il computer è fondamentale nell'utilizzo dei giochi di simulazione in quanto si tratta di uno strumento che consente di mostrare dinamicamente i risultati della variazione simultanea di molteplici fattori inseriti in un contesto realistico di complessità sempre maggiore . Vi è però un limite da non dimenticare ed è il fatto che tutte le simulazioni, per quanto possa sembrare realistico il loro comportamento, non sono altro che rappresentazioni di una teoria e come tali sono un modello molto semplificato. Questo punto va chiarito per evitare che si considerino come verità i risultati della simulazione con il computer.
In un gioco computerizzato si può giocare con l'aiuto del computer o contro di esso, con grande vantaggio dell'esercizio stesso che diventa più realistico poiché il computer calcola le conseguenze delle decisioni prese dai giocatori in modo automatico e veloce.
I giochi di simulazione sono quindi molto utili come strumento per l'addestramento. Per esempio gli ingegneri e in particolare quelli dei trasporti usano il computer per verificare progetti e per esercitarsi senza le spiacevoli conseguenze che si potrebbero verificare se provassero le loro ipotesi direttamente sulla realtà. In questo caso il modelli dovrebbero essere il più realistico possibile . 

 

 Campo di applicazione

La simulazione e i giochi di simulazione, trovano utilizzo in tre grandi aree: nell'educazione, nell'addestramento e nella ricerca. Per quanto riguarda l'educazione e l'addestramento la simulazione risulta essere interessante e divertente; è quindi più in sintonia con il processo di apprendimento perché più simile al mondo reale. Si ritiene che consenta di migliorare le prestazioni e di permettere una maggiore comprensione della complessità del sistema, ciò deriva da alcune loro caratteristiche peculiari:
· Permettono una diagnosi e una valutazione in modo da capire come gli individui reagiscono in determinate situazioni.
· Le decisioni vanno prese in modo che anche se non si individuano le soluzioni ottimali originate da certe opzioni scelte si riesce ugualmente ad accrescere la consapevolezza delle conseguenze di determinate azioni.
· Aiutano a cambiare atteggiamento: la rappresentazione di una situazione permette di individuare molte prospettive nuove e cambiando il proprio ruolo emergono ragioni e differenze che possono portare ad un mutamento delle proprie decisioni.
· Danno consapevolezza di se stessi: il coinvolgimento diretto in una sequenza di azioni fa sì che la persona divenga più consapevole di come gli altri lo vedono.
Per quanto riguarda la ricerca invece, la simulazione può essere usata come generatrice di dati che verranno studiati in quanto tali; essere sfruttata come strumento di verifica di una situazione reale o ipotizzata tale e come strumento di previsione di possibili scenari futuri.
La simulazione (e i giochi di simulazione) trova applicazione attraverso le sopraddette tre aree, nell'ambito della pianificazione territoriale per diversi motivi:
· Non è possibile, nel risolvere il "problema urbanistico", effettuare esperimenti direttamente sulla realtà per i costi proibitivi che questi comporterebbero.
· La trasformazione del territorio avviene con la partecipazione di diversi soggetti (attori): le relazioni fra questi e le rispettive reazioni non sono determinate da regole meccaniche (e quindi non possono essere modellizzate come tali), ma sono mosse da costrutti sociali. Esse sono prevedibili solo in parte, mentre in parte sono l'effetto di interrelazioni o decisioni non prevedibili.
· I conflitti e le alleanze che si possono determinare all'interno del processo di trasformazione tra i diversi soggetti sociali non sono sempre prevedibili.
· I meccanismi economici obbediscono ad un processo di generazione abbastanza complesso e non sempre lineare.
· Il comportamento dei vari soggetti non sempre appare prevedibile e predeterminabile.
· L'ordine con cui vengono realizzati gli interventi non è indifferente, ma la sequenza più efficace risulta di difficile determinazione.
· Le configurazioni spaziali non appaiono sempre chiare nella loro realizzazione fisica.
Per tutti questi motivi la simulazione e i giochi di simulazione urbana, risultano di grande importanza per l'addestramento e la formazione di un decisore, perché permettono in un arco relativamente breve di simulare anni di sviluppo urbano-territoriale, con un costo praticamente nullo e la possibilità di ripetere gli "esercizi" varie volte alla ricerca della soluzione ottimale.
I giochi di simulazione consentono agli urbanisti di affrontare il problema della conoscenza dei sistemi complessi, definiti da un numero elevato di variabili non prevedibili e non controllate da un algoritmo matematico.
Nello specifico è possibile addestrare alla gestione di una città, sotto tutti i suoi aspetti, dal problema abitativo, a quello delle infrastrutture, quali strade e trasporti, all'inquinamento che ne può derivare, all'industrializzazione o al verde pubblico. Attraverso la simulazione di una città nascente si può anche imparare a gestire l'urbanizzazione e, con la possibilità di agire sullo scenario modificando la superficie del suolo, le montagne (alte a piacimento) o le colline e la disponibilità idrica, si sceglie in pratica la zona da andare a colonizzare, come se si dovesse nella realtà avere a che fare con diversi suoli edificabili. Simulando diverse situazioni di partenza si apprende quale sarà la soluzione migliore per una città più "industrializzata" o una più "universitaria" o basata su un'economia turistica.
 

 

 Expertise

Una peculiarità dei giochi di simulazione è quella di poter permettere al "praticante" di sbagliare senza dispendio eccessivo di tempo e sopratutto di denaro. Questo fatto però non deve far tralasciare il fine della simulazione, che sta proprio nell'addestramento e nell'apprendimento di un metodo o di una esperienza per poi agire nella realtà. Per questo la simulazione non deve essere fine a se stessa, ma si deve avere sempre chiaro lo scopo del gioco. Si deve cercare di comprendere il più in profondità possibile il ruolo degli attori con cui ci troviamo ad interagire, proprio come accadrebbe nel gestire un problema reale, in cui si ha a che fare con altre persone, che ci pongono le loro esigenze, e dove spetta a noi scegliere se considerarle più o meno proritarie rispetto ad altre richieste che ci possono giungere da altri attori, o da nostre convinzioni. Questo perché è chiaro che ci troviamo sempre a scegliere tra le due strategie principali, il negoziato e il compromesso; per il fatto che non si può accontentare tutti contemporaneamente o risolvere tutti i problemi nello stesso momento. Per esempio: nella gestione di una città, c'è bisogno di un ospedale, l'università, la stazione dei pompieri, un ponte sul fiume, la metropolitana e si deve ridurre l'inquinamento; è chiaro che un sindaco con il budget dell'amministrazione non potrà far fronte, verosimilmente a tutte le richieste, senza aumentare le tasse (scontentando quindi la popolazione). Ci troviamo di fronte ad un classico problema in cui si deve scegliere... Proprio la simulazione ci viene in aiuto, possiamo provare diverse possibilità e osservare lo sviluppo delle diverse scelte, così da prendere in futuro a colpo sicuro quella migliore. Inizialmente si deve pensare ai tentativi che si vogliono vagliare e poi li si prova, non tentando a caso, ma costruendosi prima a priori una ipotetica strategia migliore così da andarla poi a verificare con il gioco simulato. In seguito si andrà con nuove prove a raffinarla.   

 

 Link e riferimenti

Per un approfondimento teorico della Teoria dei Giochi e Simulazione si può vedere:
· Cecchini & Taylor , Simulazione giocata, Ed. Franco Angeli, Londra,1999.
· A.A. V.V., Simulazione, Ed. Franco Angeli, Milano,1989.
· Taylor, Walford, I giochi di simulazione per l'apprendimento e l'addestramento, Ed. Mondadori, Milano, 1979.
· Taylor, I giochi di simulazione nell'organizzazione del territorio, Ed. Franco Angeli, Milano.
· Sartori , I giochi di Simulazione , Ed. Adelphi
· Greenblat, Duke, Gaming Simulation, Ed. Sage, New York, 1975.
· Coppard, Goodman, Urban Gaming Simulation, University of Michigan, Anne Arbor.
· D'Amore, Elementi di teoria dei giochi, Zanichelli, Milano. 
· Morgenstern O., Teoria dei Giochi, Boringhieri, Torino. 
Siti in cui sono disponibili giochi di simulazione, con la possibilità di scaricare demo : 
· http://cgi.pcgameworld.com
· http://www.gamedex.com/title/pc/constructor/demoland.htm 
· http://www.acclaim.com/games/constructor/downloads.html 
· http://www.gamedemo.com/games/simulation/constructor/home.htm 
· http://www.gamegenie.com/downloads/simulation/simcity2000.shtml 
· http://www.gamepower.com/games/html/6270demo.html 
· http://www.pcgameworld.com/gamedemos/c/constructor.htm 
· http://www.gamespot.com/strategy/simc2000/demos.html 
· http://www.gamedex.com/title/pc/roller_coaster_tycoon/description.htm 
· http://www.gamesdomain.com/demos/demo/rct-edl.html 
· http://www.kidsdomain.com/down/pc/simcity2000.html 
· http://simcity.ea.com/us/guide/ 
· http://www.giochi.50megs.com/simcity.htm

 

Home Modelli Top